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Un biglietto di pane

Un biglietto di pane: quando la solidarietà chiama, il teatro risponde

Il Teatro esprime, il teatro emoziona, il teatro respira, ma il teatro mostra anche un mondo diverso, un mondo alternativo dove sperimentare pratiche di cittadinanza più eque, sostenibili e solidali. Questo è il teatro proposto dalla piccola scuola di Teatro de i formaggini guasti con lo spettacolo di varietà “Ma ke mu’!”: il biglietto si paga in generi alimentari non deperibili, che andranno alla Caritas di Quarrata.

Lo spettacolo è fissato per mercoledì 30 dicembre alle 16,00 al Teatro Nazionale di Quarrata. L’iniziativa è realizzata da A.C.S.D. i formaggini guasti, in collaborazione con la Caritas parrocchiale di Quarrata e il Comitato Genitori dell’I.C.S. “B. Sestini” di Agliana.

Il duo comico i formaggini guasti, Patrizia Guastini e Mirko Gianformaggio, da oltre 20 anni, avvicina i giovanissimi all’arte teatrale. La piccola scuola di Teatro coinvolge allievi dai 6 ai 18 anni e la sua compagnia stabile (costituita da una parte degli allievi) è costantemente attiva in iniziative di forte impegno sociale. In questo contesto si inserisce “Un biglietto di pane”, un progetto ispirato a quanto realizzato dal Teatro Nazionale della Grecia settentrionale che a Salonicco mise in scena, nella primavera del 2012, degli spettacoli con pagamento in beni di prima necessità, a favore di chi è stato reso povero dalla crisi. 

“La nostra associazione – spiega Patrizia Guastini – desidera far sì che i propri allievi vivano il teatro come un’arte decisamente legata all’attualità e al momento storico. Si tratta di interpretare il teatro come una riflessione scomoda sul senso della cittadinanza odierna, sul senso della comunità e del bene comune”.

Il biglietto non costa denaro, ma cibo non deperibile (scatolame, pasta, biscotti, ecc.) e beni di prima necessità per bambini (pannolini, ecc.), destinati ad organizzazioni preposte (di solito Caritas o simili) che poi si occupano di distribuirli sul territorio a chi ne ha bisogno.

“Ma ke mu’!” – spiega Mirko Gianformaggio – è un varietà con sketch comici, balletti e musica dal vivo, eseguiti dagli allievi e dalle allieve della piccola scuola di Teatro. Il titolo, chiaramente ispirato all’incipit della celeberrima sigla “Ma che musica maestro”, cantata dalla Carrà nei primi anni ’70. La k nel titolo, è ironicamente riferita al lessico mediatico contemporaneo.”

Per informazioni:

328 2718519 – 3292220497

iformagginiguasti@gmail.com

Prenotazioni solo via telefono al 328 2718519 

A cura di Mirko Gianformaggio e Patrizia Guastini